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Be my Quarantine – piccoli consigli di lettura 
 
È un periodo tanto critico quanto particolare, questo, dove per lo più ci troviamo a vivere uno strano tempo sospeso: molti di noi sono a casa, e allora succede che il rapporto continuo con le mura domestiche dilati ulteriormente la percezione del mondo di fuori.  Pochi mesi fa Il Sole 24 Ore  riportava i risultati di uno studio importante sugli effetti che la lettura digitale ha sul nostro cervello: è sconfortante vedere che smartphone e tablet plasmano il nostro modo di leggere. Scorriamo, impazienti, saltando da una notizia all’altra nel turbine di informazioni amplificato dai social: “la capacità di lettura profonda rischia di essere una conquista fragile, dovremmo averne cura”. Il rimedio? Uno solo. Leggere. Sì, ma leggere libri. E se questo strano tempo (per alcuni di noi più quieto, per tutti diverso) fosse l’occasione per riscoprire un libro lasciato a metà, un romanzo su comodino da anni, un autore nuovo? In fondo, ogni bel libro è un cammino.
Un classico per ragazzi talmente bello da leggere a tutte le età è Matilda, di Roald Dahl: la piccola protagonista e la sua storia, oltre ad essere divertentissime, ci mostrano l’importanza dell’educazione: arma infallibile contro ottusità, prepotenza e cattiveria. Possiamo scegliere di partire per un viaggio lontano attraverso le meravigliose fotografie di Steve McCurry (uno a scelta dei suoi reportage fotografici, magari Leggere del 2016), i libri di Jon Krakauer (Aria Sottile e Into the Wild – Nelle terre Estreme raccontano magnificamente storie realmente accadute), i libri del nostro indimenticato Tiziano Terzani, i racconti di viaggio dello straordinario Paolo Rumiz. 
Possiamo rimetterci in gioco con un classico, e scoprire che di Italo Calvino non possiamo fare a meno. Letti d’un fiato Il barone rampante  e Marcovaldo, buttiamo lo sguardo al di là del Mediterraneo, in Israele: ci attendono Amos Oz  (Scene dalla vita di un villaggio) e David Grossman (Che tu sia per me il coltello ). Allunghiamo la vista, oltreoceano stavolta, si spalanca la grande narrativa americana, dalla letteratura di frontiera di Steinbeck (Uomini e topi) a Philip Roth (Pastorale americana). Il passaggio di ritorno in Inghilterra è breve, per stavolta: ha l’ironia graffiante delle commedie di Alan Bennett (Nudi e crudi è deliziosamente british  e si legge per il tempo di un tè). Torniamo in Italia, narrativa contemporanea,  scegliamo Diego De Silva e il suo antieroe protagonista, l’avvocato squattrinato Vincenzo Malinconico (Non avevo capito niente e i restanti della trilogia). 
 
Si sono spalancati mondi, tra le pagine, dentro le mura di casa. Si avverte la differenza.
Ognuno di noi può farla, questa differenza e, nemmeno a dirlo, andrà tutto bene.
 
 
(nell’immagine Matilda, l’infaticabile lettrice protagonista del capolavoro di Roald Dahl illustrato da Quentin Blake)

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