È uno dei protagonisti assoluti del periodo natalizio: tipicamente un abete, con le sue luci e decorazioni cambia subito l’atmosfera, portando aria di festa e allegria. Molti di voi lettori lo avranno probabilmente già preparato, affiancandolo al presepe.
Ma quando è nata questa usanza di decorare un albero in concomitanza delle festività invernali? Si possono rintracciare le origini assai indietro nel tempo: in ambito celtico l’abete era considerato un albero sacro, simbolo di vita eterna celebrato in varie occasioni, ma anche in ambito romano era tradizione regalare un rametto di un albero sempreverde come augurio di buon auspicio durante il periodo invernale.
All’inizio dell’era cristiana l’abete non venne contemplato come simbolo, ma esso si affiancò col tempo all’agrifoglio, più comunemente accettato: l’abete andava a rappresentare sia la vita eterna e la rinascita, sia la Trinità e Cristo stesso, mentre l’agrifoglio doveva ricordare la corona di spine, altro importantissimo simbolo di vita eterna.
L’albero, come noi lo conosciamo, nasce però in Europa centrale: molti sono i luoghi che si contendono il primato. Pur non legato strettamente al Natale, già nel 1441 a Tallinn venne eretto un grande abete nella piazza del municipio, attorno al quale la comunità si riuniva per danze (occasione per i giovani di trovare l’anima gemella!). A Riga, invece, una targa scritta in otto lingue ricorda che nel 1510 fu addobbato il primo “albero di Capodanno”. Alcuni documenti storici parlano invece di un albero di Natale che venne innalzato nella cattedrale di Strasburgo nel 1539; e, sempre da Strasburgo, una cronaca del 1605 narra che i cittadini erano soliti portare a casa abeti (chiamati “Dannenbaumen”) che venivano poi ornati con rose di carta di vari colori , frutti e vari oggetti. E sempre a proposito di decorazioni, una cronaca di Brema del 1570 , invece, parla di alberi decorati con mele, noci, datteri e fiori di carta. La tradizione divenne così comune che sembra che nel 1554 a Friburgo si dovette vietare l’abbattimento degli abeti, che venivano poi venduti in mercatini di Natale!
Anno importantissimo nella storia dell’albero di Natale è il 1846, quando con un disegno per la rivista “Illustrated London News” la famiglia reale inglese venne rappresentata attorno ad un albero riccamente addobbato con candele, dolci e giocattoli: in effetti, il principe Albert, consorte della regina inglese Victoria, era nato e vissuto in Sassonia, e fu proprio lui a condividere la tradizione del “Tannenbaum”. La famiglia reale venne quindi emulata dapprima nel Regno Unito, poi pian piano anche nel resto del continente e oltreoceano!
Per molto tempo questa tradizione rimase circoscritta soprattutto nell’ambito protestante, tipica delle regioni a nord delle Alpi: solo nella seconda metà dell’Ottocento questa usanza cominciò a diffondersi in ambito cattolico, affiancando altri simboli delle festività natalizie come il presepe, anch’esso di ben nota e antica origine. Sembra che in Italia fu la regina Margherita di Savoia la prima ad addobbare un albero di Natale, al Quirinale, e la moda si diffuse piuttosto velocemente in tutto il Paese!
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(Immagine: Heilig Abend, di Viggo Johansen, 1891)