MUSEO DIFFUSO O MUSEO TRADIZIONALE?

QUALE SARÀ IL FUTURO DEL MUSEO DELLA CENTURIAZIONE ROMANA?
 
Si andrà verso un sistema museografico nel quale i reperti vengono isolati dal loro contesto o, diversamente da un museo tradizionale, ci si avvicinerà alla concezione di museo diffuso nel quale i reperti non saranno limitati all’interno di un edificio ma si faranno promotori dell’intera zona?
 
Georges Henri Rivière e Hugues de Varine, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, definiscono in modo accurato le differenze tra un MUSEO DIFFUSO e un MUSEO TRADIZIONALE: il primo si determina attraverso il #territorio e la #comunità locale, il secondo invece nasce in funzione dei concetti di #immobile, #collezione e #pubblico.
 
In definitiva il museo diffuso si delinea come una #nuova forma di museo ideata per instaurare un #rapporto nuovo con il #territorio e la #storia che conserva in sé: è un museo che vuole approdare al #cuore dell’intera #comunità!
 
L’ecomuseo non è solamente un progetto scritto su carta, ma un insieme di azioni concrete in grado di fungere da specchio nel quale la comunità locale ritrova la sua identità, le sue origini e le sue tradizioni. Vuole essere testimonianza del patto attraverso il quale le persone si prendono cura della loro #terra e quest’ultima, in regalo gli tramanda la maestosità congenita, nel caso di Borgoricco, della sua millenaria storia. Per questa ragione le colonne portanti del museo diffuso non possono che essere il territorio e la comunità medesima.
 
È lo stesso De Varine a ribadire l’importanza che la comunità riveste nell’ambito di un ecomuseo affermando che quest’ultimo è un’operazione, appoggiata e sviluppata dai #cittadini stessi, che vogliono #conservare e #tutelare il loro territorio. L’ecomuseo è quindi visto come un #progetto sociale dal contenuto culturale. Secondo De Varine, senza l’appoggio degli abitanti del posto un ecomuseo è addirittura destinato a sparire o a diventare un museo ordinario.
 
E qui le #domande sorgono spontanee: Si può #amare un territorio che non è il proprio? Saranno i concetti di #immobile, #collezione e #pubblico o quelli di #territorio, #tradizione e #comunità a primeggiare nei prossimi anni? Quel che è sicuro è che a Borgoricco le cose sono cambiate e solo il tempo ci permetterà di comprendere e speriamo apprezzarne la rivoluzione.

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