Oggi è il giorno di Pasqua. Come tutti sanno, la festa di Pasqua ha un importanza fondamentale per gli ebrei e per i cristiani; i primi festeggiano ricordando l’uscita dalla schiavitù in Egitto grazie alle opere di Mosè, mentre i secondi ritengono che a Pasqua il Signore sia risorto dalla morte, dopo l’ultima cena del Giovedì Santo e la passione del Venerdì Santo.
E se vi dicessimo che anche i Romani conoscevano dei miti nei quali la risurrezione rivestiva un ruolo importante? Eppure è vero. Tra questi, il più importante era il culto di Attis, figlio di Cibele, il quale con la sua morte e risurrezione simboleggiava il ciclo vegetativo della primavera. Un altro culto che parla di risurrezione è quello del dio Mitra, il quale nacque nel solstizio di inverno da un uovo (avete capito bene, uovo ! ) e morì per poi risorgere nell’equinozio di primavera.
Un altro ancora era quello del dio Dioniso: il mito parla di lui, ancora mortale, perseguitato dalla dea Era, dato che il futuro dio è nato da una relazione extraconiugale tra Zeus e Semele. Il fuggitivo chiede asilo alla città di Argo, ma il suo signore Perseo nega l’entrata. Alla fine avviene uno scontro tra i due che muoiono annegati. Zeus compassionevole decise di ammettere Dioniso tra gli dei, ma lui accettava solo se veniva con lui anche sua madre morta. E così avvenne: Dioniso scese negli inferi (come Cristo) ma resuscitò tre giorni dopo (come Cristo) insieme alla madre che venne assunta in cielo (come la Madonna).
I simboli più importanti della Pasqua cristiana, come l’uovo o il coniglio, erano altresì importanti per gli antichi Romani. L’uovo veniva considerato come simbolo dell’origine della vita, mentre il coniglio (in origine la lepre) era considerato un simbolo di fecondità.
A questo punto tra uova e conigli, non possiamo fare a meno di augurarvi una felice e serena Pasqua !!!