UN CASTELLI FRA DUE TERGOLE
Dietro alla chiesa parrocchiale di S. Andrea di Campodarsego, sulla riva destra del Tergola, è ancora riconoscibile l’area occupata in epoca medievale dal castello dei Dalesmanini, potente famiglia di Padova, passata alla storia per le vicende della nobildonna Speronella e di suo figlio Jacopo. Il terreno, oggi di pertinenza del comune di Vigonza, è compreso fra le due Tergole, rispettivamente il fiume Tergola e il rio Tergola, che da esso si origina. E’ chiaro da una lettura della mappa che il corso del rio è artificiale e serviva a proteggere a ponente la fortificazione. Dopo un ampio giro intorno ad essa, il rio Tergola percorre verso sud la fossa limitalis del cardine IV (KKIV), ridotto oggi a semplice carrareccia, fino ad immettersi dopo circa 3 chilometri e mezzo nel vecchio corso dello scolo Fiumicello, destinato a congiungersi col fiume Tergola verso Peraga, a sud del ponte delle Frassine. Il castello dei Dalesmanini, di cui non rimane traccia, è citato nei documenti fin dal 1148. Dopo la morte di Jacopo passò alla famiglia da Santa Lucia. Nel suo cortile sorgeva la chiesetta di San Giacomo, fatta costruire nel 1139 da Speronella, che nel testamento del 1192 le assegnava un lascito di 42 lire. Nel 1587 era ridotta a semplice magazzino, poi fu abbattuta. Non sarebbe fuori luogo dotare quest’area di opportuna segnaletica, dal momento che i Dalesmanini ebbero notevole rilevanza sociale e politica nelle terre del Graticolato nel corso del XII secolo.